Il Ducato di Parma
Incorporata nel Ducato di Parma, la Valtaro gode di una certa tranquillità, anche se non mancano passaggi di truppe, requisizioni, contribuzioni forzate per
mantenere gli eserciti che nella Bassa sostano nei quartieri invernali.
Nel 1714, si deve registrare un importante avvenimento che non mancherà, ne-
gli anni successivi, di avere riflessi sull’assetto del Ducato. Elisabetta Farnese,
nipote e figliastra del Duca Francesco I, sposa Filippo V, Re delle Spagne.
Il matrimonio avviene a Parma per procura e la neo regina, nel suo viaggio che la porterà in Spagna, passa nella valle.
Trascorre due notti a Borgotaro, per dirigersi, poi, verso Sestri Levante, attraverso il Passo delle Centocroci. L'avvenimento è davvero eccezionale e i dipinti dello Spolverini testimoniano l'ala di valligiani accorsi da ogni dove per ammirare quel lungo corteo che come un enorme biscione percorreva, in quel lontano settembre, buona parte della Valtaro.
Nel 1727 in seguito alla morte di Francesco I, che non lasciava eredi, sale al trono il fratello Antonio. Ha ormai 47 anni e gli viene consigliato di sposarsi per
continuare la stirpe. Sceglie così, come moglie, Enrichetta d Este, figlia del Duca
Modena. Da li a pochi anni (1731), tuttavia, il Duca morirà senza lasciare eredi. La dinastia Farnese si era definitivamente estinta.
Le
grandi potenze si accordarono e il Ducato venne assegnato all’Infante di
Spagna don Carlo di Borbone, figlio di Filippo V e di quella Elisabetta Farnese che
qualche anno prima aveva percorso la valle. I Borbone, con qualche lunga
interruzione, resteranno alla guida del Ducato fino alla triste giornata del 26
marzo 1854, quando Carlo III, mentre passeggiava per Parma, venne mortalmente pugnalato. Il loro rapporto con Parma fini quel giorno, anche se per altri quattro anni, e fino al 1859, la vedova Luisa Maria, resse il Ducato a nome del figlioletto Roberto I.
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